"L'esecutore" di Lars Kepler (Longanesi)
Dall'autore de "L'Ipnotista" un nuovo avvincente thriller che ha per protagonista l'ispettore finlandese Joona Linna. Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa di inspiegabile. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri.
Il romanzo è un colpo di spugna a una Svezia che nell’immaginario collettivo, almeno in quello italiano, è sempre stata considerata come civilissima; un miraggio; immune da certe dinamiche. Ed è chiaro che, per molti versi, lo è per davvero. Tuttavia, il ritratto che viene fuori da questo thriller, non è affatto lusinghiero: stando ai dati, la Svezia è l’ottavo paese esportatore di armi
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