sabato 30 aprile 2011

L'ultimo lupo mannaro


L'ultimo lupo mannaro di Glen Duncan (Isbn)

Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassini, a cui è spinto ogni mese dalla maledizione che lo ha colpito, ha deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all’inseguimento della vita. L’ultimo lupo mannaro è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.

Glen Duncan è nato a Bolton, in Inghilterra, nel 1965 e ha studiato filosofia e letteratura alla Lancaster University. Il suo primo romanzo, Hope, è stato pubblicato nel 1997, seguito da altri sei romanzi: Love Remains, 666. Io sono il diavolo (Newton Compton), Weathercock, Morte di un uomo qualunque (Fazi), The Bloodstone Papers e A Day and a Night and a Day. Vive a Londra. L’ultimo lupo mannaro è il primo libro di una trilogia.

giovedì 28 aprile 2011

Recensione: Scream 4

Scream 4 di Wes Craven

Ci risiamo, la trappola dei sequel continua. In questo caso, come recita lo slogan del film, le regole sono cambiate. Uno slogan, appunto, che si diverte a prendere in giro i film horror e la loro prevedibilità. Quello che stupisce è come, in realtà, lo stesso Scream 4 risulti del tutto prevedibile. Alla fine non è che un remake dello Scream originale, con opportuni accorgimenti per mascherarlo ma, si sa, un fan dell'horror è difficile da ingannare.

Peccato perché, fino a dieci minuti dalla fine, si intravedeva uno spiraglio, la possibilità di uscire totalmente fuori dagli schemi, con un finale a sorpresa non nel contenuto ma nel suo sviluppo più estremo. Ma potevano Wes Craven e tutta la produzione permettersi di fermare qui una delle serie più gettonate degli ultimi anni? Potevano permettersi di rinunciare agli incassi di altri futuri sequel? Evidentemente no.Eppure eravamo vicini. Uccidere Sidney Prescott e darla bere a Linus e a Gale. Fregare tutti quanti. L'assassino, in questo caso, era vicino a farla franca.



Purtroppo, però, come dice la mia collega Laura Platamone di Nero Cafè, Scream 4 è un horror per famiglie e come tale va inquadrato. Un simile coupe de théâtre non è ammissibile in questo tipo di film. Lo sarebbe altrove, in altro contesto, verso un altro target. Per quanto concerne gli attori, l'unico in piena forma sembra essere David Arquette nei panni del promosso sceriffo Linus. Al contrario, sia Neve Campbell nel ruolo di Sidney Prescott, sia Courtney Cox in quello di Gale Weathers, sembrano soffrire il richiamo dell'età. Come i loro stessi personaggi sono palesemente superati, così pure le due attrici non paiono esprimersi al meglio, ricalcando battute ed espressioni che sanno di già visto e sentito.Una menzione speciale invece per le giovani Emma Roberts (Jill) e Hayden Panettiere (Kirby), che reggono bene il confronto con i “vecchi”.


Insomma, per chiudere Scream 4 è perfettamente in linea con i primi tre capitoli della saga. Se ne siete fan e non vi aspettate niente di veramente” nuovo, non perdetevelo. Se desideravate un colpo di scena (uno c'è in realtà, ma il Terzo Occhio è clinico ormai, riesce a prevedere tutto), o un cambiamento radicale, potreste rimanere delusi.

(Nero Cafè - Daniele Picciuti)


martedì 26 aprile 2011

I Delitti della Speranza

I Delitti della Speranza di Javier Calvo (Baldini Castoldi Dalai Editore)

Barcellona, 1877: il cielo della città è una cappa di fumi industriali, un Soffitto delle Ombre. Una serie di efferati omicidi diffonde il panico tra la popolazione. Della caccia all’assassino sono incaricati l’ispettore Semproni De Paula, poco più alto di un bambino, paranoico e violento, e Menelaus Roca, anatomista agorafobico e fotofobo con un passato oscuro e una missione visionaria. Intorno a loro, un balletto di personaggi ambigui: Aniol Almarrosa, lo scrittore del momento, autore di un feuilleton che racconta le avventure dell’eroe decadente Merlín Fluxá; il ricco diplomatico Dado Blokium; Máx Téller, re dei bassifondi di Trentaclaus, il quartiere della malavita; Liberata, la serva muta di Roca, che forse custodisce un segreto trascendentale. Tra depistaggi, tradimenti e giochi di palazzo, ciascuno sembra voler trarre vantaggio da una vicenda sempre più torbida che rischia addirittura di sovvertire l’ordine sociale.

I Delitti della Speranza è un affascinante racconto gotico capace di giocare con gli stereotipi e, al tempo stesso, un romanzo popolare e un avvincente poliziesco che rende omaggio a Dickens e Conan Doyle. Ma la protagonista assoluta del romanzo è Barcellona, immortalata nel momento in cui la sua oscura anima medievale fa i conti con il sopraggiungere della modernità. Leggi un estratto in PDF

Javier Calvo (Barcellona, 1973) è uno dei più importanti scrittori spagnoli contemporanei. Autore di tre romanzi, un romanzo breve e due raccolte di racconti, è anche il traduttore, tra gli altri, di David Foster Wallace, Denis Johnson e Chuck Palahniuk. Le sue opere sono pubblicate in tutte le principali lingue. Sito dell'autore

lunedì 25 aprile 2011

Scarlett: Il bacio del demone

Scarlett - Il bacio del demone di Barbara Baraldi (Mondadori)

A pochi giorni dall'uscita della Bambola di cristallo (Castelvecchi), domani in libreria nella collana Shout di Mondadori troveremo Il bacio del demone, secondo volume della saga di Scarlett di Barbara Baraldi.

La trama: Le lezioni stanno per ricominciare e a Scarlett la cosa non dispiace. Potrà riabbracciare le amiche e mettere fine alle vacanze, che per lei sono state caratterizzate dalla mancanza: Mikael, il suo ragazzo, se n’è dovuto andare per adempiere al proprio compito di Guardiano e ristabilire l’equilibrio tra il mondo degli umani e quello dei Demoni. Durante la festa di fine estate, una ragazza viene trovata morta nella propria tenda, inspiegabilmente vittima di un annegamento. Un Demone antico e potente sembra essersi risvegliato dalle acque e, senza Mikael ad aiutarla, Scarlett può contare solo su Vincent, il Mezzo Demone della Vendetta per cui lei sente attrazione e avversione allo stesso tempo. Ma può davvero fidarsi di lui? E a quale prezzo? Quando Mikael torna, Scarlett gli deve più di una spiegazione, e mentre lui combatte contro il Demone per proteggere gli umani, lei deve lottare per salvare il suo amore.


Approfondiremo il nuovo libro di Barbara Baraldi sul prossimo numero del nostro Magazine Knife, in uscita il 31 maggio in formato ebook, con una intervista alla autrice



sabato 23 aprile 2011

Auguri...e grandi appuntamenti


Auguri per una serena Pasqua a tutti i nostri sempre più numerosi lettori e amici. Cogliamo questa occasione per anticipare molte novità e iniziative di Nero Cafè, che abbiamo voluto chiamare grandi appuntamenti.

La prima notizia importante riguarda il nostro Concorso Nero DOC, arrivato alla 2° edizione, dedicato alla pubblicazione di racconti inediti e illustrazioni sul numero uno del Magazine Knife. Grazie alla nuova partnership con la casa editrice Asso Edizioni, sarà realizzato un Ebook curato dalla nostra Laura Platamone che raccoglierà i migliori racconti che hanno partecipato alla prima edizione del Concorso Nero Doc, e alla edizione attualmente in corso. Si tratta di un Ebook con tutti i crismi, ovvero ISBN, editing, commercializzazione attraverso i canali distributivi di Asso Edizioni,  una copia omaggio della raccolta a tutti i selezionati.  Oltre alla pubblicazione sul Magazine Knife, ai premi in libri offerti da Editrice Nord, la pubblicazione sull'Ebook di Asso Edizioni è sicuramente un importante motivo in più per partecipare alla 2° edizione del Concorso Nero DOC. La scadenza per trasmettere gli elaborati è fissata il 2 maggio. il bando del concorso

Ma oltre a Nero Doc e a Nero Angeli, altro nostro premio tematico attualmente in corso sul nostro forum, stiamo già lavorando per il futuro: prossimamente bandiremo un nuovo concorso, Nero Short, dedicato ai racconti brevi, che prevede la pubblicazione sul nostro Blog e vari premi in libri. Le particolarità di questo concorso sono quelle di partire da un incipit d'autore, che i partecipanti dovranno sviluppare, e la gestione del concorso attraverso il nostro Forum, al quale vi consigliamo di iscrivervi presto. Non vogliamo anticipare troppe informazioni su Nero Short, possiamo solo dire che un grande autore di genere di livello internazionale ha scritto l'incipit per la prima edizione di Nero Short, che sarà sponsorizzata dalla casa editrice Meridiano Zero. Presto arriveranno tutte le informazioni del caso.

Maggio è un mese importante, il 31 uscirà il numero uno del nostro Magazine Knife, che con il numero zero ha avuto un grandissimo successo ed è stato scaricato in rete da oltre tremila utenti. Il numero uno di Knife sarà pieno di sorprese e contenuti, anteprime e grandi esclusive. Davvero da non perdere.

Insomma, pensando anche alle due nuove rubriche recentemente inaugurate sul nostro blog, 7 Note in Nero di Alberto Cattaneo e L'Almanacco del Crepuscolo di Alessandro Girola, ma anche ad altre novità e ingressi nella nostra redazione che presenteremo a breve, gli appuntamenti di Nero Cafè sono davvero tanti, e saranno in grado di tenere continuamente orrifica compagnia a tutte le anime nere del web.

Per non farvi scappare via...mai.

giovedì 21 aprile 2011

Recensione: Bacchiglione Blues

Bacchiglione Blues di Matteo Righetto (Perdisa pop)

Ivo si prese cura della sua nutria bianca e nel pomeriggio ripassarono a memoria la seconda parte del piano B riprendendo in mano la carabina San Swiss, la Caracal e la Smith & Wesson, e preparandole a festa per l'importante incontro del giorno dopo. Ché, come diceva sempre Tito: per ottenere il meglio, prepararsi al peggio.«Avete seppellito per bene i due cadaveri?» aveva chiesto agli altri due quando furono di ritorno.«Meglio di così non si poteva. Non li troverà mai nessuno», disse Toni. Ivo rise e disse:«A parte i vermi. Scavando ne ho visti di bianchi e grossi come il mio pollice, cazzo. Si chiamano camminatori della notte... Sai che scorpacciata si faranno

Eccoli qua, Tito, Ivo e Toni, tre delinquenti senza scrupoli e con il quoziente intellettivo di un camminatore della notte, per dirla alla Ivo-maniera. Il libro ci mostra come la stupidità umana possa mandare all'aria un piano che, sia pur imperfetto, aveva buone basi per andare a buon fine.Tito, il meno cerebroleso del gruppo, organizza il rapimento della bella moglie di un ricco industriale del padovano. Ivo, fissato con qualsiasi tipo di animale, specie se raro, e Toni, il rompipalle del trio (sempre per dirla alla Ivo-maniera), non lesinano colpi di testa e discussioni da osteria durante tutto lo svolgimento della vicenda, strappando più volte il sorriso al lettore.

Certo, si tratta di un divertimento amaro, incentrato sul compatimento per l'idiozia dei personaggi, che non potrà che condurli verso un finale inevitabile, sia pur scontato.Il ricco industriale e il suo braccio destro, per liberare la sfortunata donna, decidono di coinvolgere un'altra banda di criminali. Così, mentre è in corso il Bacchiglione blues Festival, le due fazioni movimenteranno un po' le cose, diffondendo il caos durante il concerto di un gruppo locale, scatenando un inseguimento in auto che li porterà fino in cima a una montagna.



Le ambientazioni sono suggestive, campi di barbabietole avvolti in una grigia nebbia, torme di insetti a infestare la zona, un silenzio colmo di un'aria asfissiante. Il nascondiglio dei rapitori, una baracca marcia e fatiscente, diventa un ricettacolo di lordure di ogni tipo, schifezze che insozzano non solo il corpo, ma pure l'anima.E quando i tre malviventi scoprono che il loro piano sta miseramente per fallire, a causa di un imprevisto che affonda le radici – ancora una volta – nella loro superficialità, un intervento “divino” viene in loro soccorso, consentendogli di andare lo stesso fino in fondo. In tutto questo caotico andirivieni di personaggi e follie varie, spicca la figura di Zlatan Tuco, imponente giustiziere dall'etica ben definita. Il libro stesso si apre su di lui. Lo slavo sta cercando Tito per chiedergli conto di un vecchio debito mai saldato.



Matteo Righetto sembra giocare con i paradossi, con l'ironia più nera, portandoci a pensare a come ogni personaggio del libro sia in fondo una caricatura, uno schizzo di inchiostro su un foglio bianco. Tutti, eccetto lo slavo, l'unico ad avere un cervello efficiente. L'unico anche, a essere coerente con se stesso. Citando una frase ben precisa da un discorso dello slavo: «Tuco dice, Tuco fa!»















(Nero Cafè - Daniele Picciuti)

mercoledì 20 aprile 2011

Concorso Una Penna per Poe

Era il 20 aprile 1841 quando la rivista di Filadelfia Graham’s Magazine pubblicò il racconto di Edgar Allan Poe The Murders in the Rue Morgue (I delitti della Rue Morgue).Quella fu la prima storia poliziesca nella letteratura, che diede il via ad altre due avventure con il detective Auguste Dupin e ispirò Conan Doyle nel creare il suo Sherlock Holmes.

A 170 anni da quell'avvenimento il sito Edgar Allan Poe.it e La Tela Nera.com hanno unito le forze per organizzare la seconda edizione del Una penna per Poe, un concorso letterario gratuito per racconti. Una Penna per Poe vuole essere un tributo al grande scrittore Edgar Allan Poe, sia per celebrare il 170° anniversario della nascita del genere poliziesco da lui inventato, sia per dare la possibilità a nuovi autori di farsi conoscere al pubblico.Nei racconti iscritti al concorso, a tema il poliziesco narrato da Poe, dovranno essere presenti espliciti richiami alle opere di Poe: si può scrivere un racconto che funga da seguito (o da antefatto) a un'opera scritta da Poe o che comunque abbia tra i suoi protagonisti un suo personaggio (o anche Edgar Allan Poe in persona) e che contenga tipici elementi legati a Poe (cadaveri di donne murate, gatti, corvi, botti di Amontillado, maschere rosse...). Le iscrizioni aprono oggi 20 aprile 2011 e si chiuderanno il 20 luglio 2011.

In premio, oltre alla soddisfazione di cimentarsi con temi e materiali del Maestro, la partecipazione dei migliori racconti a un ebook (che sarà distribuito gratuitamente sul web in formato PDF e ePub), la pubblicazione del racconto vincitore sulla rivista Knife, e alcuni servizi editoriali offerti da alcune società del settore.

martedì 19 aprile 2011

L'Almanacco del Crepuscolo: Villa Magnoni

Nell'immaginario collettivo l'Italia viene vista da sempre come la terra del sole, del mare, della bella vita, dell'arte e del divertimento. Tuttavia basta indagare un po' nel folklore popolare per scovare storie oscure, leggende inquietanti e luoghi misteriosi tali da fare invidia a certe famose ambientazioni gotiche mitteleuropee. Ogni regione possiede infatti il suo bel corredo di fantasmi, streghe, case maledette e anfratti misteriosi. In questa rubrica cercherò di illustrarvi alcuni casi tra i più intriganti, e probabilmente anche poco noti al grande pubblico.

Cominciamo oggi col parlare di Villa Magnoni, situata a Cona, un paesino in provincia di Ferrara. Un complesso abbandonato da tempo, costituito dall'edificio residenziale, dalle stalle, da un ampio giardino e da una ghiacciaia scavata nel terreno. Essendo situata ai margini di un boschetto, isolata da altre abitazioni, la villa ha tutti i presupposti per candidarsi a “casa maledetta” della zona.

Il mistero è accentuato anche dal fatto che il complesso sembra refrattario alla compravendita. Diversi anni fa un noto imprenditore della zona tentò a più riprese di acquistare Villa Magnoni, ma non riuscì in alcun modo a contattare l'elusivo proprietario, o i suoi eventuali eredi. Al momento l'edificio sembra essere passato in gestione alla Croce Rossa Italiana, non sappiamo se per esproprio da parte comunale o con regolare acquisto. A quanto pare la stessa CRI non sembra avere particolare fretta di venderla, anche se teoricamente potrebbe fruttare un bel po' di soldi, visto la posizione esclusiva e tranquilla in cui è edificata la villa.

Di certo la leggenda macabra che grava sull'edificio fin dagli anni '80 non contribuisce a un'asta al rialzo per accaparrarselo. Metà degli '80, data non meglio precisabile. Quattro ragazzini stanno gironzolando nel cortile di Villa Magnoni, attirati, come un po' tutti gli adolescenti, dal fascino oscuro delle case abbandonate. A un certo punto decidono di entrare. Del resto la villa ha diverse finestre molto ampie, anche a pian terreno, tutte aperte e accessibili. Il complesso è già abbandonato da qualche anno e non pochi bambini della zona vengono qui a trascorrere qualche oretta avventurosa, nei caldi pomeriggi d'estate. Ma questa volta qualcosa succede davvero.



Mentre i ragazzini stanno esplorando un'ala della villa sentono delle voci provenire esattamente dall'altro lato dell'edificio. Sbirciando scoprono che c'è una vecchia, affacciata alla finestra del primo piano, che sbraita contro di loro, minacciando terribili punizioni per l'intrusione. È una presenza bizzarra, visto che Villa Magnoni è abbandonata da tempo nonché inabitabile. A ogni modo i giovani esploratori non ci pensano su troppo e se la danno a gambe, spaventati dalla megera sbucata da chissà dove.

Poche ore dopo, verso sera, tre ragazzini del gruppo vengono coinvolti in un terribile incidente stradale e perdono la vita. Del quarto oggi non si sa più nulla, né il nome né l'attuale residenza. Sta di fatto che qualche mese più tardi il comune fa murare gli ingressi alla villa, a forte rischio di crollo. Qualche settimana dopo una sola finestra appare di nuovo libera (ossia senza più muratura): nemmeno a dirlo è quella da cui si sarebbe affacciata la misteriosa vecchia incontrata dagli sfortunati esploratori.



Attualmente la casa è ancora abbandonata e semidiroccata. Oltre a essere frequentata da alcuni appassionati di wargame, è meta anche di appassionati del mistero. Ogni tanto qualcuno riferisce di aver sentito dei sussurri femminili all'interno della villa, ma è impossibile capire se si tratta solo di suggestioni o di chissà che altro. In ogni caso Villa Magnoni è tuttora disabitata e invenduta. Evidentemente non gradisce ospiti fissi, e nel caso sa come cacciarli...

(Nero Cafè - Alessandro Girola)





domenica 17 aprile 2011

Ebooks: Maledette zanzare

Maledette Zanzare  di Simone Corà (Edizioni XII)

«Stai dicendo che le zanzare vogliono conquistare la Terra?»

Un innamorato deluso, un intrepido carabiniere, due arzille signore, una ragazza indomabile e un gruppo di amici sbronzi si trovano coinvolti nel più allucinato e mostruoso dei progetti per ristabilire il dominio del mondo. Da quel momento nessuno di loro – e nessuno di noi – riuscirà a guardare una zanzara nello stesso modo.

Accanto alle distese di granturco, nella campagna padovana, la palude attorno al Brenta è teatro di un'abominevole creazione, una nuova specie che assume sembianze umanoidi solo per raggiungere i propri degenerati scopi.

Un atto d'amore trasformato in faida familiare, un ambizioso progetto di supremazia sulla razza umana, ripugnanti esperimenti di laboratorio non proprio riusciti: un manipolo di persone, eroi loro malgrado, è chiamato ad affrontare terribili prove – mostri insettiformi, esseri assoggettati a una volontà superiore, due killer di professione e tante, tantissime zanzare –, qualcuno mosso dalla vendetta, qualcun altro per dovere, per incontenibile curiosità, o semplicemente perché si trovava a passare di lì. Solo i più forti sopravvivranno, e per una volta non importa quali dimensioni abbiano.



Simone Corà, vicentino, classe 1982,  attivo da anni nell’underground narrativo italiano, dal 2009 collabora come editor con Edizioni XII, per la quale ha anche contribuito con un suo saggio, nel 2010, al volume Garth Ennis – Nessuna pietà agli eroi, e nel 2011 con il suo racconto Tres nella raccolta Carnevale, della collana Camera Oscura. Scrive inoltre articoli e recensioni per vari portali di informazione horror: LaTelaNera.com CinemaHorror.it e Scheletri.com. Appassionato di cinema, serie tv e anime, cura un blog dedicato all’horror in tutte le sue forme, Welcome to Midian. Maledette zanzare (Edizioni XII), disponibile in formato ebook, è il suo primo romanzo. scheda del libro su Edizioni XII


venerdì 15 aprile 2011

I Buoni Vicini

I Buoni Vicini di Ryan David Jahn (Fanucci)

Vuole solo scappare. Dentro di lei, sotto l’ascella, una sensazione di bruciore; pensa che l’ha accoltellata. A fatica si alza in piedi. Si guarda alle spalle, nel buio, ma non vede l’uomo con il coltello né il barlume della lama... «Aiuto» dice. «Qualcuno mi aiuti.» Alle quattro del mattino del 13 marzo del 1964, mentre sta tornando a casa dopo aver chiuso il bar in cui lavora, una giovane donna viene aggredita nel cortile del palazzo in cui vive.

I suoi vicini di casa assistono indifferenti dalle finestre delle loro abitazioni a quell’aggressione; nessuno interviene o chiama la polizia. Ci sono una donna che crede di aver ucciso un bambino e suo marito che rischierà tutto per provare la sua innocenza; un veterano di guerra che programma il suicidio e un uomo che lo salverà; un ragazzo pronto per partire per la guerra in Vietnam e la madre moribonda che lo lascia andare. E mentre un’ambulanza sembra avvicinarsi al luogo dell’aggressione, altre vite di strada s’intersecano in una lotta contro il tempo: un vecchio professore perseguitato dal proprio passato e un ricattatore sprovveduto in procinto di scoprire chi è veramente la sua prossima vittima.

Questo romanzo, scritto nella tradizione letteraria di grandi autori come Dennis Lehane, Richard Price e James Ellroy, ci riporta alla mente il film di Paul Haggis vincitore di tre premi Oscar, Crash – Contatto fisico, e il capolavoro di Alfred Hitchcock, La finestra sul cortile.

Ryan David Jahn è uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Ha vissuto in Arizona, California, Georgia, Missouri e Texas. Dopo una breve esperienza nell’esercito, ha lavorato come bidello, operaio e carrellista. I buoni vicini ha ottenuto un grande riconoscimento da lettori e dalla critica e ha vinto il prestigioso premio New Blood Dagger della Crime Writers’ Association nel 2010.

mercoledì 13 aprile 2011

Selezione per la Raccolta Corti -Terza Stagione: Il Ritorno dei Corti Viventi


Edizioni XII bandisce una selezione letteraria a scopo di pubblicazione, per la raccolta Corti – Terza Stagione: il ritorno dei Corti viventi, all'interno della collana Pigmei. La partecipazione è aperta a tutti ed è organizzata in forma di competizione suddivisa in due fasi.

I racconti devono appartenere ai generi trattati dalle collane editoriali Eclissi (Fantastico, Horror, Weird e Fantascienza) e Mezzanotte (Thriller, Noir, Pulp, Azione e Avventura). Sono previste tre categorie: 200, 900 e 1800 caratteri, titolo escluso e spazi compresi. La fase eliminatoria è composta di tre finestre per l’invio: 1 maggio/15 maggio, 1 giugno/15 giugno, 1 luglio/15 luglio.

Accanto ai racconti che si saranno qualificati nelle eliminatorie (7 per ogni categoria) e a quelli che hanno raggiunto le prime posizioni nella Finale (4 per ogni categoria), la redazione di Edizioni XII selezionerà, tra tutti gli scritti che hanno partecipato alla competizione e indipendentemente dal loro piazzamento, una ulteriore lista di racconti da inserire nella pubblicazione Corti – Terza Stagione: il ritorno dei Corti viventi. L’antologia includerà anche racconti di autori pre-selezionati da Edizioni XII.



Il Superstite

Wulf Dorn Il Superstite (Corbaccio)

Dopo il successo di La Psichiatra, dal 5 maggio in libreria il nuovo romanzo di Wulf Dorn, Il Superstite

Prima del silenzio: Inverno, la strada ghiacciata, neve tutt’intorno, un’auto sbanda, si schianta contro un’albero, il guidatore è ferito. Aveva appuntamento con l’uomo che ha rapito suo figlio, mentre era fuori casa con il fratello maggiore. Poi la telefonata, la corsa in auto col cuore in gola senza dire nulla a nessuno. E adesso tutto è inutile: sa che sta per morire. Capisce che anche suo figlio morirà.

Dopo il silenzio: Da ventitré anni Jan Forstner vive con l’angoscia della scomparsa del fratello. Tutto ciò che gli resta è un piccolo registratore che Sven aveva portato con sé la notte in cui erano usciti insieme e dove sono incise le sue ultime parole: «quando torniamo a casa?» E poi il silenzio. E gli incubi che da quella notte non hanno smesso di tormentarlo. La notte in cui il padre è morto in un incidente d’auto. Jan ha studiato psichiatria come suo padre, si è specializzato in criminologia e ora è tornato al punto di partenza: alla Waldklinik, dove lavorava il padre e dove adesso lavorerà anche lui. Vorrebbe dare una svolta alla sua esistenza, ma quando una paziente della sua clinica si suicida, Jan si trova coinvolto in un’indagine che svelerà un segreto atroce conservato per ventitré anni …


Wulf Dorn è nato nel 1969. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista con pazienti psichiatrici per la riabilitazione del linguaggio. Vive a Ulm, nella Germania meridionale. Dopo aver scritto diversi racconti horror si è dedicato alla stesura del suo primo romanzo: La psichiatra, diventato un successo grazie al passaparola dei lettori. Dopo Il superstite ha già ultimato il suo terzo romanzo.

martedì 12 aprile 2011

L'esca

"L'esca" di Josè Carlos Sonoza (Mondadori)

Diana Blanco, brillante poliziotta venticinquenne, è la miglior “esca” della polizia di Madrid: agisce in modo che i criminali la scelgano come preda, per poterli poi “agganciare” e mettere in atto le sofi sticate tecniche che ha studiato per incastrarli. Il lavoro di esca si basa sulla teoria dello Psinoma, secondo cui che la personalità di un individuo è determinata dal suo desiderio e dal modo di soddisfarlo, teoria risalente addirittura ai tempi di Shakespeare e presente in tutte le sue opere. Le esche, infatti, vengono addestrate in veri e propri teatri, dove si esercitano a mettere in scena le “maschere” che serviranno a manipolare il desiderio e controllare gli animi umani. Diana sta indagando al complicatissimo caso dell’omicida seriale chiamato Spettatore, le cui vittime sono giovani donne, in prevalenza prostitute e straniere, brutalmente uccise e fatte a pezzi. Quando scopre che sua sorella Vera è il prossimo obiettivo dello Spettatore, Diana inizia una lotta contro il tempo per catturare il mostro, in un emozionante gioco di sospetti e di colpi di scena. Niente è come sembra e lei non può fi darsi di nessuno, neanche di chi le è più vicino.

José Carlos Somoza (L'Avana, 1959) è uno scrittore cubano naturalizzato spagnolo di gialli residente in Spagna sin dagli anni sessanta, quando la sua famiglia fu esiliata dal Paese per motivi politici. Sino al 1994, data della pubblicazione di Planos, il suo primo romanzo, esercitò la professione di medico. Ha raggiunto l'apice della fama al di fuori della Spagna nel 2003, quando il suo romanzo La caverna de las ideas - The Athenian Murders  fu selezionato per l'Indipendent Foreign Fiction Prize, quell'anno vinto dallo svedese Per Olov Enquist; la fama nazionale giunse nel 2000, quando vinse il Premio Nadal nella sezione scrittori poco conosciuti per il romanzo Dafne desvanecida. Nel 2007 ha inoltre vinto il Premio de Novela Ciudad de Torrevieja per La llave del abismo. Ma il premio più importante conferitogli è stato il Gold Dagger Award nel 2002, quell'anno Somoza fu preferito ad autori del calibro di Minette Walters, Michael Connelly e James Lee Burke.

domenica 10 aprile 2011

L'uomo nero e la bicicletta blu

"L'uomo nero e la bicicletta blu" di Eraldo Baldini (Einaudi)

Come riesce agli autentici narratori, Baldini ci fa vedere il mondo con il gusto della burla e dell'invenzione, con lo stupore di un bambino fantasioso e disperato, costretto a inventarsi ogni giorno il suo posto nel mondo. Ci fa ridere di cuore. Ma ci fa anche rabbrividire, per come racconta la banalità del male. Per la malinconia che ci consegna, per ciò che abbiamo perduto.

L'uomo nero e la bicicletta blu ci immerge nell'Italia ancora povera degli anni Sessanta. In un mondo rurale affollato di figure comiche, di personaggi sgangherati eredi di una lunga tradizione letteraria di irresistibili folli della pianura, di campioni di una secolare civiltà contadina che comincia appena a essere scossa dal mondo moderno, dalle missioni spaziali, dal cinema in technicolor. Il Morto, dato per defunto dopo l'alluvione e ricomparso. La Rospa, decollata sulla rampa d'ingresso di casa a seguito di un'esplosione e atterrata sul tetto del pollaio. La Tugnina, che infila l'Uomo Nero in ogni favola per fargli mangiare tutti... Ma a Gigi, che ha il dono di trasfigurare il mondo con le sue storie, a Gigi che si nutre di astuzie in un mondo crudo e insieme pieno di magia, toccherà in sorte di capire che l'Uomo Nero non esiste solo nelle fiabe.

Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi e racconti coniuga «gotico rurale», noir e horror in una vena originale. Per Einaudi ha pubblicato Medical Thriller (2002), con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi (riedito nella collana «Super ET», 2006), Bambini, ragni e altri predatori (2003), Nebbia e cenere (2004), Come il lupo (2006 e 2008), con Alessandro Fabbri, Quell'estate di sangue e di luna (2008). Con Giuseppe Bellosi ha scritto Halloween (2006). Ha partecipato inoltre all'antologia The Dark Side (2005). I suoi libri, ristampati piú volte, sono tradotti in varie lingue.

Il suo sito Internet

sabato 9 aprile 2011

Vendetta!

Vendetta! di Marie Corelli (Gargoyle Books)

Immaginate che i vostri parenti e amici vi credano morti di colera. Di essere sepolti vivi e di risvegliarvi nella vostra bara. Adesso, immaginate il disperato tentativo di risalire alla luce dagli oscuri meandri della vostra tomba per poi scoprire qualcosa di ancora piu' terribile... Ebbene, questo e' solo l'inizio del capolavoro horror vittoriano di Marie Corelli, Vendetta! Resosi conto di quanto accaduto e scoperta un'atroce verita', il conte Fabio Romani decide di porre in essere la sua vendetta. Irriconoscibile, invecchiato e sfigurato dal colera, il conte assume una nuova identita' e trova il modo di reinserirsi nell'alta societa' di Napoli, riallacciando cosi' sotto mentite spoglie il rapporto con la moglie che lo crede morto. Il tutto per mettere in pratica il suo perverso, diabolico piano di nemesi. Vendetta e' un opera che celebra la follia, l'orrore e la decadenza umana al massimo stadio di degenerazione, e che ha fatto di Marie Corelli la regina del tardo-gotico di eta' vittoriana.

Nata con il nome di battesimo di Mary Mackay, la Corelli (1855-1924) era la figlia illegittima di Charles Mackay, famoso giornalista, poeta ed autore di canzoni scozzese, e di Mary Elizabeth Mills. Nel 1866 venne inviata in un collegio a Parigi per la sua educazione e fece ritorno in patria quattro anni dopo. All’eta' di trent’anni muto' il suo nome in Corelli, che divenne il suo nome d’arte quando esordi' nel mondo dell’arte come musicista, sostenendo di essere figlia di un conte italiano e di avere vent’anni. Dopo aver abbandonato la musica, inizio' a scrivere pubblicando nel 1886 il suo primo racconto dal titolo A Romance of Two Worlds. Divenne famosa in Inghilterra per tre motivi fondamentali: la Regina Vittoria prediligeva i suoi romanzi e dichiaro' apertamente di attenderne con impazienza l’uscita; la sua personalita' era autenticamente eccentrica e i suoi libri facevano epoca. Fu ammirata da molti personaggi famosi tra cui Gladstone, Lord Randolph Churchill, Re Edoardo VII e la Regina Alexandra

venerdì 8 aprile 2011

Premio Nero di Puglia


L'associazione culturale Urlo col patrocinio del comune di Acquaviva delle Fonti bandisce la prima edizione del concorso letterario Nero di Puglia. Si tratta di  un nuovo concorso letterario nazionale riservato a racconti inediti (sia su carta che sul web) e mai premiati in altri concorsi, scritti in lingua italiana e di genere giallo – inteso nell’accezione più ampia del termine e quindi giallo classico, noir, thriller o mystery – con lunghezza massima di 20.000 caratteri (spazi inclusi) e rigorosamente ambientati nella regione Puglia, in qualsiasi periodo storico. La partecipazione al concorso è gratuita, il primo classificato riceverà un premio pari a € 1.000, il secondo classificato € 400, il terzo classificato € 200. La scadenza per la presentazione degli elaborati è il 31 maggio 2011. La proclamazione dei tre vincitori e la relativa premiazione avverranno ad Acquaviva delle Fonti (BA) nell’atrio di Palazzo De Mari la sera dell’8 settembre alla presenza del Presidente della Giuria Omar Di Monopoli, delle massime autorità e dei principali media locali. Per maggiori informazioni, rimandiamo al blog dell'organizzazione del premio

mercoledì 6 aprile 2011

La bambola dagli occhi di cristallo

La bambola dagli occhi di cristallo di Barbara Baraldi (Castelvecchi)

Oggi in libreria il romanzo La bambola dagli occhi di cristallo di Barbara Baraldi pubblicato in una nuova versione da Castelvecchi.

Il romanzo è stato pubblicato sia in America che in Inghilterra (The girl with the cristal eye)  riscuotendo un grande successo. Grazie a questo romanzo Bologna, la città in cui si svolgono gli eventi, è stata inserita dal The Guardian all’interno delle migliori 10 location per le storie di crimine.

Il romanzo racconta le indagini dell’ispettore Marconi, «sbirro» bolognese della Squadra Mobile cresciuto all’epoca della Bologna violenta, quella degli agguati ai distributori di benzina sull’autostrada, quella degli assalti ai supermercati e dei morti ammazzati per mano della «Uno bianca». Uno che era ancora un ragazzino il 2 agosto del 1980, e che per rispondere alla violenza dalla strada ha lasciato gli studi per entrare in polizia. Una catena di omicidi apparentemente inspiegabili lo porta a indirizzare le indagini della sua squadra verso la pista di un’assassina che si «veste per uccidere», nonostante lo scetticismo dei superiori. Si troverà invischiato in una caccia senza respiro verso un avversario inafferrabile, che anticipa le sue mosse e lo conduce verso una discesa inesorabile, dove la vita e il suo opposto, e il cacciatore e la preda, si confondono l’uno con l’altra. L’ambientazione è una Bologna notturna, dove gli archi disegnano figure inquietanti attraverso il ventre di una città in cui niente è mai come sembra.

 

Barbara Baraldi esordisce con il romanzo La ragazza dalle ali di serpente (Zoe, 2007), pubblicato con lo pseudonimo di Luna Lanzoni. Per PerdisaPop, in una collana a cura di Luigi Bernardi, già fondatore con esce nel 2007 La collezionista di sogni infranti, a cui segue nel 2009 la novella noir La casa di Amelia.Tra il 2006 e il 2009 vince alcuni premi letterari, tra cui il Mario Casacci (2006 e 2007), Orme gialle (2009) e il prestigioso Gran giallo città di Cattolica nel 2007. Nel 2008 La collezionista di sogni infranti è finalista nella cinquina del pubblico al Premio Scerbanenco. Il romanzo La bambola di cristallo (Il Giallo Mondadori, 2008) la consacra come rivelazione del thriller gotico italiano, ed è pubblicato in Inghilterra dall’editore di best seller John Blake. Il seguito Bambole pericolose esce a febbraio 2010 nella collana Il Giallo Mondadori. Il suo romanzo Lullaby – La ninna nanna della morte  inaugura nel marzo 2010 la nuova collana Le Torpedini dell’editore Castelvecchi. Nel 2010 è uscito Scarlett per la Mondadori, urban fantasy/supernatural romance ambientato a Siena, nella collana Shout dedicata agli Young adults; prima ancora della sua uscita italiana, il romanzo è stato venduto all’estero. Il Sito di Barbara Baraldi
 
 

domenica 3 aprile 2011

I Vincitori di Nero Premio e Nella Tela

Sono stati resi noti i risultati della 5° edizione del concorso Nella Tela!, sezione racconti, e della 42° edizione di Nero Premio, organizzati da La Tela Nera in collaborazione con Edizioni XII:

Nero Premio: Classifica finale: 1) La visitatrice di Andrea Santucci 2) Passeggiata della staffa di Gabriele Lattanzio 3) La rosa bianca di Diego Di Dio 4) Scappa finchè puoi di Lucia Colucci.

Menzioni speciali a: La macchia di muffa sul soffitto di Arianna Restelli, Il posto rosso di Alessandro Manzetti, I mostri vicini di Matteo Bonazza, Libro di Pier Luca Cantoni.

Nella Tela! -sezione racconti: Vincitori: Rivincita di Daniele Ballabio e Il misterioso diario del giovane Piotr di Francesco Troccoli. Finalisti: Direzione Riviera di Matteo Carriero, L'arlecchino di Alfredo Mogavero, Vestiti d'alberi di Raffaele Serafini.

Menzioni speciali: Un sorriso e mezzo e Fiamme nere di Giuseppe Agnoletti, 168 ore di Patrizia Birtolo, (un) Lucky Luciano di Riccardo Gazzaniga, L'acqua rossa di Alessandro Manzetti, Polvere siete di Matteo Poropat, L'albero delle farfalle di Valchiria Pagani, Pelle di luna di Daniele Picciuti, Terapia naturale di Cristiano Villa.

Complimenti ai vincitori, finalisti e segnalati.

venerdì 1 aprile 2011

From Hell: Un brivido gelido

Un Brivido Gelido di Jason Starr e Mick Bertilorenzi (Panini Comics)

«Sei sicuro che si tratti di Mike Sheridan?»



«La descrizione combacia. E poi… Quanti altri cadaveri senza testa sono stati trovati nel’East River stamattina?»

New York. Un serial killer uccide le proprie vittime seguendo dei rituali sempre più sadici. Il detective Pavano indaga su una donna sospetta di nome Arlana, della quale tutti gli interrogati danno una descrizione completamente differente. Tuttavia, le indagini prendono una piega inaspettata quando Martin Cleary, poliziotto irlandese dedito ad alcool e risse, si presenta affermando di sapere chi c’è dietro agli omicidi. La verità potrebbe avere radici in un passato ormai dimenticato e natura non proprio di questo mondo.

Jason Starr, americano classe ’66, è considerato uno dei migliori autori hard-boiled degli ultimi anni. In Italia sue opere come Chiamate a Freddo, Piccoli Delitti del Cazzo o Doppio Complotto sono state pubblicate da Meridiano Zero e Fanucci. Siamo di fronte a un altro scrittore “tradizionale” prestato per la prima volta alla graphic novel (fenomeno ricorrente in questa collana Panini Noir/Vertigo Crime), anche se l’autore non è nuovo al mondo del fumetto, avendo lavorato in passato per DC Comics e Marvel.

Un Brivido Gelido è un thriller soprannaturale che dalle scogliere d’Irlanda ci porta tra le strade di New York, senza cali di tensione e in un continuo procedere dell’azione che spinge a una lettura tutta d’un fiato. L’impressione, però, è che, oltre ad azione e sesso, entrambi elementi sfruttati con notevole capacità narrativa, alla chiusura del volume al lettore rimanga ben poco. Al di là di una sessualità predatoria le cui forme cambiano a seconda della vittima e un brevissimo accenno alla questione Chiesa e pedofilia, che nel complesso risulta qui abbastanza pretestuoso e fine a sé stesso, manca un intento di fondo che vada oltre il mero intrattenimento, obiettivo comunque più che legittimo e pienamente raggiunto. Pur posti all’interno di una vicenda originale, sia i personaggi principali che quelli secondari risultano monodimensionali e stereotipati.

Fin dalla prima apparizione sappiamo già chi siano e quale ruolo svolgano nella storia, nessuno escluso. Abbiamo il detective buono e moralmente integro, l’irlandese alcolizzato, l’agente FBI antipatico, il prete pedofilo e una serie di comprimari fedifraghi o complessati a seconda del bisogno. Anche quando questi cambiano fronte e da buoni diventano cattivi o viceversa, lo fanno in modo talmente netto, inaspettato e ingiustificato da lasciare il lettore alquanto perplesso.


Una parola diversa va spesa per le tavole di Mick Bertilorenzi, ottimo disegnatore italiano che ha lavorato, tra gli altri, anche per DC Comics e Marvel (la presenza di italiani è un altro elemento ricorrente della collana in questione). Con uno stile classico e una perfetta composizione delle tavole, dimostra di essere estremamente abile e brillante a trattare sia la violenza che la sensualità al centro di questo Un Brivido Gelido.

È una lettura che offre sicuramente qualche momento di intrattenimento, ma prescindibile se avete un palato fine.

(Nero Cafè - Marco Battaglia)


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