"L'uomo nero e la bicicletta blu" di Eraldo Baldini (Einaudi)
Come riesce agli autentici narratori, Baldini ci fa vedere il mondo con il gusto della burla e dell'invenzione, con lo stupore di un bambino fantasioso e disperato, costretto a inventarsi ogni giorno il suo posto nel mondo. Ci fa ridere di cuore. Ma ci fa anche rabbrividire, per come racconta la banalità del male. Per la malinconia che ci consegna, per ciò che abbiamo perduto.
L'uomo nero e la bicicletta blu ci immerge nell'Italia ancora povera degli anni Sessanta. In un mondo rurale affollato di figure comiche, di personaggi sgangherati eredi di una lunga tradizione letteraria di irresistibili folli della pianura, di campioni di una secolare civiltà contadina che comincia appena a essere scossa dal mondo moderno, dalle missioni spaziali, dal cinema in technicolor. Il Morto, dato per defunto dopo l'alluvione e ricomparso. La Rospa, decollata sulla rampa d'ingresso di casa a seguito di un'esplosione e atterrata sul tetto del pollaio. La Tugnina, che infila l'Uomo Nero in ogni favola per fargli mangiare tutti... Ma a Gigi, che ha il dono di trasfigurare il mondo con le sue storie, a Gigi che si nutre di astuzie in un mondo crudo e insieme pieno di magia, toccherà in sorte di capire che l'Uomo Nero non esiste solo nelle fiabe.
Eraldo Baldini è nato e vive a Ravenna. Nei suoi romanzi e racconti coniuga «gotico rurale», noir e horror in una vena originale. Per Einaudi ha pubblicato Medical Thriller (2002), con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi (riedito nella collana «Super ET», 2006), Bambini, ragni e altri predatori (2003), Nebbia e cenere (2004), Come il lupo (2006 e 2008), con Alessandro Fabbri, Quell'estate di sangue e di luna (2008). Con Giuseppe Bellosi ha scritto Halloween (2006). Ha partecipato inoltre all'antologia The Dark Side (2005). I suoi libri, ristampati piú volte, sono tradotti in varie lingue.
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