Considerato l’antenato diretto di James Ellroy e David Peace, Derek Raymond (Londra 1931-1994) è lo pseudonimo di Robert William Arthur Cook, considerato uno dei grandi maestri del noir. In libreria il suo romanzo inedito in Italia "Incubo di strada" (Meridiano Zero). Le pagine di questo romanzo sembrano intinte nel sangue delle vittime, sono l’addio di uno scrittore di noir alla vita, un addio che rivolge il suo sguardo non all’odio, non alla violenza, ma all’amore. La trama: Kleber ha quarantaquattro anni, appesantiti dalle lunghe notti spese sulle strade di Parigi, immerso nell’orrore delle più violente forme del male. Vive per l’amore della sua vita, la giovane Elenya, una dolcissima bellezza dell’Est che ha strappato al marciapiede e a un protettore spietato. Oltre a lei, in un mondo di facce nemiche, Kleber ha solo Mark, l’amico d’infanzia che ha ceduto alla criminalità. Sono ventidue anni che Kleber combatte il crimine e da tempo ha detto addio a ogni possibilità di carriera. Ogni notte è logorato da visioni di sangue, perché non è vero che i giusti possono dormire un sonno tranquillo: nel buio il male si rigenera e le tenebre dell’umanità non si disperdono mai. I suoi nervi sono tesi al limite, divorati dalla frustrazione e dalla stanchezza e, dopo l’ennesimo scontro, Kleber scaraventa a terra un collega sfogando la sua rabbia contro gli ingranaggi corrotti di una gerarchia ingiusta. In un attimo si ritrova sbattuto fuori dalla polizia. E a quel punto è lui la preda, braccato dalla malavita. Senza la legge dalla sua parte è un facile bersaglio per i vecchi nemici che sanno qual è il suo punto debole: lei, l’angelo biondo che dorme al suo fianco, la donna che gli ha dato tutta se stessa, l’altra metà della sua anima. Kleber cerca l’amore nelle viscere del male, sulle impronte del Sergente senza nome della serie della Factory: Derek Raymond ha osservato la vita attraverso il vetro oscurato della violenza e in questo modo ha scritto i suoi noir. Non c’è salvezza, né redenzione, né possibilità di giustizia, ma combattere per un grande amore è quanto di più simile alla salvezza un uomo possa sperare.
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