─ Mi hanno detto che lei è della
polizia... Forse mio marito è stato ucciso... Che cosa aspetta?
C'era tutto Maigret nello sguardo ch'egli fece pesare su di
lei! Una calma! Una indifferenza! Come se avesse udito solo il ronzare di una
mosca! Come se avesse avuto davanti a sé un oggetto qualsiasi.
Nessuno l'aveva mai guardata in quel modo. Si morse le labbra, arrossì
violentemente sotto il fondotinta e batté il piede con impazienza.
Pietr il lettone (Pietr-le-Letton, pubblicato in traduzione italiana anche come Maigret e il lettone e Pietr il Lettone, 1931) è ufficialmente il primo della serie con Maigret protagonista.
Il lettone del titolo è un noto criminale
internazionale. La Sûreté Général di Parigi viene informata del suo arrivo su
un treno e Maigret ne manda a memoria la scheda segnaletica (il “ritratto
parlato”). Ma al suo arrivo alla Gare du Nord, il nostro commissario
troverà ad attenderlo un cadavere. Sui binari crede di riconoscere Pietr, ma la
sorpresa sarà ancora più grande quando il corpo che viene rinvenuto sul
convoglio sembra avere anch'esso i tratti somatici del criminale lettone.
Inizia così una rincorsa nella quale Maigret perde
anche il collega Torrance (il quale tuttavia ricomparirà nei successivi
romanzi), e che lo porta ad indagare all'hotel Majestic, nel quale il lettone
si incontra con un uomo d'affari americano.
"Il Majestic non
lo digeriva. Immobile e scuro, egli stonava tenacemente in mezzo alle dorature,
alle luci, al viavai di abiti da sera, di pellicce, di figure profumate e
scintillanti."
Il romanzo prosegue tra Parigi e Fécamp in
Normandia, dove la storia si conclude in modo inaspettato e sorprendente, e
dove Maigret viene accolto da “un
odore intenso di merluzzo e di aringhe, […] pozzanghere viscide in cui
brillavano le scaglie dei pesci e marcivano le loro viscere.”
Già in questa prima opera si trovano le proprietà
del noir di Simenon: personaggi fortemente caratterizzati, ambientazione,
atmosfere. Eppure c'è molta meno psicologia del solito, e un ritmo quasi da hard
boiled, con inseguimenti, sparatorie e cadaveri. Questo tipo di scrittura
pian piano si attenuerà nella serie (salvo rare eccezioni) per lasciare spazio
a storie molto centrate sulle caratteristiche intrinseche delle persone.
Tratto, questo, che tenderà a differenziare le storie di Maigret da qualsiasi
altro romanzo o racconto giallo.
Scritto nel 1929 a bordo dell'Ostrogoth, la barca di
Simenon, il romanzo appare, prima come feuilleton sul settimanale Ric et Rac, secondo le abitudini
dell'epoca, e poi presso l'editore Fayard nel 1931. In Italia giunge due anni
dopo grazie a Mondadori.
Curiosamente, l'editore Fayard aveva dei dubbi circa
l'opportunità di pubblicare il romanzo, e Simenon organizzò una festa in un
locale notturno di Montparnasse allo scopo di spronarlo.
Ottenendo il
risultato.
(Cristian Fabbi)
Nessun commento:
Posta un commento