venerdì 16 settembre 2011

L'hotel maledetto di Bordighera

Fine '800, Bordighera, dalle parti della Via Romana. Adolf Angst, ricco imprenditore svizzero, arriva in paese con un obiettivo preciso in testa: costruire un lussuoso albergo e farne il fulcro del turismo borghese di mezza Europa. Angst aveva infatti intuito il potenziale di Bordighera, già allora meta ambita di molti villeggianti. Il terreno ideale per edificare la prestigiosa struttura era occupato però da un'unica casa, abitata da un'anziana signora di nome Ghella. Angst le fece molte pressioni per convincerla a vendere la casa, ma senza successo. La donna non voleva sapere di andarsene. Finché una notte un incendio divampò nella casa, bruciandola da cima a fondo. Il corpo di Ghella non venne mai trovato e nemmeno fu mai scoperta la causa dell'incendio. L'unico oggetto sopravvissuto al rogo era un fantastico specchio di antica fattura, che gli operai di Angst, oramai diventato proprietario del terreno, decisero di regalare al loro padrone. L'imprenditore lo trovò molto affascinante e decise di metterlo in bella vista nel nuovo albergo. Pochi mesi dopo l'hotel venne inagurato. Per mesi godette di uno straordinario successo, attirando turisti da tutto il mondo. I servizi che offriva erano ottimi, il luogo incantevole. Tuttavia non ci volle molto affinché alcune voci bizzarre si diffondessero. Nell'albergo, di tanto in tanto, accadevano episodi inquietanti: rumori misteriosi che nascevano dal nulla, porte sbattute nel cuore della notte, passi in corridoi dove apparentemente non stava camminando nessuno. Il signor Angst era il più colpito da questi eventi soprannaturali, visto che spesso e volentieri trovava dei lunghi capelli bianchi nella sua stanza da letto. Nel 1887 una scossa di terremoto danneggiò pesantemente l'hotel. Molti ospiti presenti a un ricevimento al momento del sisma dichiararono di aver visto improvvisamente le finestre e gli specchi oscurarsi. Altri giurarono di aver sentito anche una risata riecheggiare nella sala. Angst invece era convinto di aver visto addirittura lo spettro della vecchia Ghella che usciva dallo specchio pochi secondi prima della scossa di terremoto. L'hotel venne ristrutturato e riaprì i battenti. I fenomeni ricomparvero quasi subito. L'imprenditore aveva però oramai un chiaro indizio riguardo alla loro natura. Fece coprire lo specchio con un telo e di colpo queste manifestazioni spiritiche cessarono di tormentare gli ospiti dell'albergo, tranne per qualche lugubre urlo di dolore che ogni tanto scuoteva il silenzio della notte. Però la vittoria di Angst fu effimera. Nel giro di poco tempo si ammalò. Ci vollero molti anni prima che morisse, nel 1924. Furono anni di sofferenza e di miseria, visto che nel 1917, in piena Grande Guerra, l'hotel fallì e fu riconvertito in ospedale militare. Qualche tempo dopo anche questa struttura venne chiusa e l'hotel divenne un posto abbandonato come tanti. Abbandonato lo è tuttora. Chi lo desidera può sfidare le ordinanze comunali ed esplorarlo, a dispetto della struttura cadente e della brutta gente che ogni tanto frequenta il vecchio hotel: tossici, ma anche appassionati di Messe Nere. Sarà la suggestione del luogo, ma più di un visitatore ha dichiarato di aver udito rumori strani durante l'esplorazione dell'edificio in disuso. Qualcuno ha perfino affermato di aver visto la sagoma di una donna gobba nascondersi tra i cespugli invasivi che ormai crescono un po' ovunque. C'è anche un altro particolare che lascia basiti: ogni scritta tracciata sui muri dell'hotel scompare il giorno dopo, come se qualcuno si premurasse di cancellarla in fretta e furia. E il vecchio specchio di Ghella? Nessuno l'ha più visto. 

(Alessandro Girola)


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