Collana Corsari, diretta da Antonio Paolacci
Fonte: www.gruppoperdisaeditore.it
Maricò, Maria Consiglia, è una ragazza semplice. Segue il suo destino senza lamentarsi. Come tutti, desidera ma non chiede, è quasi rassegnata a seguire gli eventi e ad accettarli come se fossero un disegno già prestabilito. Non un desiderio, né un filo di trucco, né un abito più aggraziato, lei che è una bella ragazza: la Cenerentola di casa Serena.
esenta una sorta di alone protettivo, quasi un riferimento all’antico deus ex machina, che si propone nel momento in cui qualcosa di nefasto sta per accadere e aiuta gli uomini onesti.


Giallo.
La sensazione è che qualcosa del vecchio Dario Argento sia sopravvissuto in questo film, sebbene non sia venuto fuori al meglio. Alcune trovate sono interessanti ma nel complesso manca quell'originalità che ha contraddistinto le prime opere del Maestro del cinema horror italiano.
“Solo immagini fuggenti come una notte di mezza estate in cui credi che la giovinezza ti permetta di poter realizzare i sogni. Una foto che sbiadisce man mano che ti avvicini per guardarla. Un tramonto che troppo in fretta si trasforma in una notte buia senza stelle e senza luna.”
ma sociale che perpetua e impone stereotipi sociali. Anche Marcello è un ragazzo come tanti. Marcello scrive e attende l’ispirazione davanti allo schermo nero di un computer, sullo sfondo di una vita che va sempre più in pezzi, non lavora, sua madre è malata, gli si secca il sangue. Questi sono gli eroi di Lullaby, i protagonisti, persone che la società attuale classificherebbe come ragazzina disadattata e disoccupato depresso. Ma Barbara sceglie loro, racconta le loro storie e dal loro punto di vista e poi gli dà nuovamente quella fiducia, quella voce che la società gli aveva tolto impunemente. Lullaby racconta l’orrore della disperazione nella vita di ogni giorno. Non ci sono personaggi straordinari né eventi soprannaturali in queste pagine, è semplicemente la vita, la storia degli umili, dei piccoli. Ė la verisimiglianza verghiana della Lupa, ma, al contempo, è l’orrore di quel luccichio della scure al sole, che si abbatte sul rifiuto sociale del diverso, quel rifiuto che tramuta gli uomini in mostri.
so Malpelo, ha poi un’umanità disarmante. Entrambi rappresentano una diversità sociale e i diversi colori, la ragazzina nera e il ragazzo rosso, sono simbolo di qualcosa. Entrambi, per la società, rappresentano il male, entrambi sono vittime di un disagio, entrambi vivono ai margini e pagano con l’ostracismo il loro desiderio di essere amati.
cattiva azione, significava esporsi al rischio di vedersi comparire innanzi questo animale orribile e famelico, presentato, di volta in volta, come manifestazione del Demonio, di qualche strega o di qualche anima dannata particolarmente cattiva.
ciugavano le mammelle delle mucche, rendevano difficile perfino alle donne concepire i figli. Il loro alito pestifero diffondeva ovunque morte e desolazione.
Racconti dei vincitori del Premio Algernon Blackwood
È finalmente disponibile il n. 2 di H, l’Almanacco di Horror Magazine.
In questo numero protagonista è l’acqua, ovviamente “infestata” dall’elemento sovrannaturale…
Sarah Langan ci mostrerà solitudini al di là del mondo terreno con l’inedita short story The Lost. Sarà un aprire le danze, poiché al suo seguito troverete i tre racconti vincitori della prima edizione del Premio Algernon Blackwood:
— Il Calzolaio di Zawadka di Sergio Donato
— Nanni Orcu di Luigi Musolino
— Dove muore il giorno di Daniele Picciuti
A seguire, interviste esclusive ad autori del calibro di Joe Hill, Brian Keene, Jonathan Maberry, Chiara Palazzolo e al produttore Alberto Marini, sceneggiatore di Sleep Tight, il prossimo film di Jaume Balaguerò.
Gianfranco Manfredi illustra il lato più nascosto di Emilio Salgari; Danilo Arona osserva da vicino William Hodgson; Emilio Audissino presenta, sulle note inquietanti de Lo Squalo, il compositore John Williams; Kristle Reed riesuma dalle nebbie del tempo, nella rubrica Dark Gazette, le Great Eastern, la nave maledetta creata da Isambard Kingdom Brunel. Da menzionare anche una nuova agenda: Il Corriere di Atlantide, dove riscoprire temi e romanzi dimenticati.
E ancora: cinque splendidi mini-fumetti del sovrannaturale a tema marino; nelle anteprime, Box Office 3D sfida Horror Movie, in uno scontro fra parodie dark; Morbo Veneziano, il primo volume della collana Vitriol della Cut-Up Edizioni e i DVD italiani di The Walking Dead.
Infine, in chiusura di volume trovate Rhiannon Frater, la prima autrice a entrare nel club delle Zombie Novel con Il Primo Giorno, secondo volume della collana Odissea Zombie, di Delos books.
La cover “L’attacco di Cthulhu ” è di Claire Beard.




